Parigi una città romantica,organizzata e ingannevole.

Se dovessi definire Parigi con 3 aggettivi la definirei: romantica, organizzata e ingannevole.

Ci ero stata tempo fa a Parigi in un weekend soleggiato di Aprile con 3 amiche e devo ammettere che mi aveva fatto paura.

Una città troppo grande per la ragazza che ero a quell’epoca.

Ho deciso di tornarci a 30 anni compiuti, per vederla con occhi diversi e capire quante cose aveva da offrire.

“Romantica”

Parigi è una città proprio Bella, estremamente armoniosa, mi ha colpito la cura dei dettagli, i colori dei palazzi sono perfettamente integrati con il resto del decoro urbano.

Una città ricca, imperiale in cui si percepisce un passato importante e alcuni degli edifici si mostrano estremamente potenti: basti pensare al gran Teatro dell’Operà con i suoi ori scintillanti, o alla cattedrale di Notre Dame, un capolavoro mondiale che risale al 1163  e ovviamente come non citare l’imponente Torre Eiffel, che per quanto i francesi la possano odiare, rappresenta un simbolo necessario per una città che vuole apparire perfetta, e la torre, è un po’ fuori dagli “schemi”.

“Organizzata”

 Strade e giardini puliti, e ben organizzati per accogliere gente. Non si percepisce mai troppo il traffico o il normale caos urbano. I quartieri sono ben raggiungibili a piedi per i più vicini o con la metro per i più lontani.

Ogni quartiere ha la sua peculiarità

  • Saint Germain il quartiere elegante dei galleristi, negozi  di arredamento, gioiellerie e ristoranti di lusso.

Ma in mezzo a questo benestare potete trovare anche qualcosa di meno dispendioso e di ottima qualità.

Sto parlando del Bistrot d’Henry, un piccolo ristorante storico e super autentico in 16 Rue Princess

in cui è estremamente consigliata la Bourguignonne. Anche il resto dei piatti sono ottimi e la carta dei vini è eccellente!

  • Le Marais è il quartiere più alternativo e giovanile: pieno di negozi di abbigliamento e nuove tendenze, anche i locali si adeguano a questo stile e infatti troverete tantissimi caffè bar per il brunch.

Ve ne consiglio uno che mi è piaciuto per la sua semplicità e per l’offerta non troppo strumentalizzata di pietanze e bevande: Fragments Paris 76 Rue de Tournelles, buonissimo l’avocado toast e il caffè filtrato.

Se volete fermarvi per un pranzo veloce ma davvero cool andate al Marche des enfants rouge è un mercato semicoperto in cui è possibile trovare diverse cucine del mondo e mangiare ottimi piatti. Io ho optato per la cucina francese da Les enfants du marché ha pochi piatti gourmet e un ottima lista di vini! 39 Rue de Bretagne.

“Ingannevole”

Avete mai assaggiato i dolci della pasticceria francese? 

Sono vere e proprie opere d’arte sia nell’aspetto che al gusto, ma sono ricchissime di burro, molte hanno coloranti (vedi macarons) e quindi attenzione a non esagerare! Se volete fare un esperienza di assaggio dolci in un luogo storico e meraviglioso, andate da Angelina e lasciatevi coccolare dai camerieri proprio come faceva la mitica Coco Chanel. Qui l’arredamento e l’aria che si respira è da favola! 226 Rue de Rivoli.

Ingannevoli sono anche alcuni quartieri come:

  • Montmatre il quartiere degli artisti, si trova a nord e offre una vista ,meravigliosa dalla sua imponete basilica di Sacre Coeur. E’ considerato il quartiere della perdizione con i suoi locali e anche quello più povero. Bello e affascinante ma attenzione alle ore serali potreste trovare persone di tutti i tipi.
  • Il quartiere latino, si trova vicino alla basilica di Notre Dame e vicino alla zona universitaria. Ricchissima di giovani studenti sono entrata nella libreria storica di Shakespeare and Company fondata nel 1919 da Silvia Bach divenne luogo di incontri di grandi scrittori come Ernest Hemingway, James Joys e Ford Madox. La libreria funge sia da negozio che da sala lettura con postazioni comode e un pianoforte per chi volesse suonare. Si trova in 37 Rue de la Bucherie.

Ovviamente Parigi è famosa anche per i suoi  musei come Louvre, D’Orsay Centre Pompidou ecc.. ma 5 giorni sono troppo pochi per una città così vasta e quindi vi consiglio di fare qualche giorno in più se volete visitare anche i musei.

Io avevo bisogno di respirare la vita parigina e meno da turista e quindi ho cercato di concentrare il mio tempo sulla città e sulla parte gastronomica, rivalutando moltissimo alcuni aspetti della cucina francese e apprezzando molto di più alcune pietanze.

Spero che i miei consigli  vi possano essere d’aiuto  e non mi resta che augurarvi Bon voyage!

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