Ci sono posti che ti chiamano senza far rumore. Il Cadore è uno di quelli che ti accoglie con legno caldo, aria sottile e paesaggi che ti fanno respirare un po’ più lento.
Abbiamo deciso di passare un weekend lì, lontano dal solito ritmo, con l’idea di staccare. Nessuna tabella di marcia serrata, solo la voglia di riempirci gli occhi e svuotare un po’ la testa.

Abbiamo scelto di alloggiare a Venas di Cadore, un piccolo borgo incastonato tra le montagne. La nostra base è stata Villa Gaia, un albergo raccolto, curato, con una vista che — appena svegli — ti fa venire voglia di aprire la finestra e restare lì, in silenzio, a guardare.
Villa Gaia ci ha fatto sentire a casa fin dal primo momento.
Dalla colazione alla cena, ogni piatto raccontava qualcosa del territorio: ingredienti locali, sapori autentici, porzioni giuste e cura in ogni dettaglio. Non è il classico ristorante d’albergo: è un posto dove si mangia con piacere, e si nota l’attenzione.
Il giorno seguente abbiamo noleggiato una e-bike a pochi chilometri da Venas e ci siamo lanciati lungo la pista ciclabile delle Dolomiti, quella che collega Calalzo a Cortina. Un percorso facile, panoramico, immerso nel verde e nel silenzio.
L’aria era frizzante ma non fredda, il sole filtrava tra gli alberi e ogni tanto ci si aprivano davanti scorci da cartolina. In salita l’e-bike fa la differenza, soprattutto se hai una bambina dietro e vuoi goderti il paesaggio senza arrivare stravolto. La consiglio vivamente per le escursioni in montagna con bambini.
Ci siamo fermati qualche chilometro prima di Cortina, al lago di San Vito di Cadore. Un piccolo gioiello incorniciato dai boschi e dalle cime.
La seconda sera siamo andati a cena in un’agriturismo a Pieve di Cadore “Agriturismo la pausa“:
L’atmosfera calda e familiare, i piatti genuini, cucinati con prodotti dell’azienda agricola stessa. Salumi, formaggi, pasta fatta in casa, e quei sapori veri che ti riportano indietro, magari a una cucina della nonna, ma con un tocco in più.

Ed eccoci finalmente al motivo principale del nostro weekend: un pranzo all’El Brite de Larieto.
Sapevamo che sarebbe stato qualcosa di speciale, ma non pensavamo così tanto, ve ne parlo in un post a parte dedicato così da scrivervi nel dettaglio l’esperienza.
Dopo l’esperienza allEl Brite de Larieto, visita nel centro di Cortina dove la città è invasa da cantieri aperti in vista delle prossime Olimpiadi invernali 2026. E’ stato difficile trovare parcheggio e molte delle attività e negozi erano chiusi.
L’ultimo giorno, visto il tempo incerto, abbiamo ripreso il viaggio verso casa con calma. Ci siamo fermati per pranzo a Padova, e anche lì ci siamo concessi un’ultima coccola gastronomica prima del rientro.
Il ristorante merita davvero, ma ve ne parlo in un post a parte: è uno di quei posti che vale la pena raccontare per bene.
Qualche consiglio per trascorrere al meglio un weekend in questa zona:
- Se potete, andate in bassa stagione: il Cadore si gode meglio con poco rumore.
- Portate scarpe comode e uno zaino leggero: anche le camminate più semplici sanno regalare molto.
- Fermatevi a parlare con chi vive lì. Spesso sono storie più interessanti delle guide turistiche.
- Per dormire e mangiare bene, Villa Gaia a Venas di Cadore è una scelta che unisce calore, semplicità e qualità.
- Per una cena genuina e rustica, agriturismo La Pausa a Pieve di Cadore è l’ideale.
- E se volete vivere un’esperienza gastronomica memorabile, El Brite de Larieto vale ogni curva della strada.