FORMAGGI DI CAPRA

 
Faccio una premessa:sono follemente innamorata di tutti i formaggi e spesso nelle mie ricette gli inserisco insieme alle verdure o ai cereali, bisogna però avere delle accortezze e limitarsi nelle scelte, infatti nell’ultimo evento che abbiamo organizzato presso lo Spazio Salute San Decenzio, la nostra amica Nutrizionista ci ha detto una cosa fondamentale sui formaggi, ovvero, preferire quelli derivanti da latte di pecora o meglio ancora di capra.
Oggi ci concentriamo allora sui formaggi di capra e ascoltiamo cosa ci dice Elisa su questi alimenti e perchè è bene preferirli rispetto a quelli di mucca o di pecora:
 
“Negli ultimi anni i formaggi di capra sono tornati in auge perché più magri e digeribili rispetto ad altri formaggi. Inoltre i formaggi caprini sono meglio tollerati dalle persone allergiche alle proteine del latte vaccino, che spesso soffrono di disturbi intestinali e in molti casi tendono al sovrappeso: in questi casi, il formaggio di capra nutre, non infiamma. Tuttavia le persone allergiche al lattosio devono escludere anche i  formaggi di capra in quanto il latte contiene questo zucchero.    
 Il caprino fresco naturale viene prodotto solo con latte crudo e per spontanea coagulazione acida  (senza l’aggiunta di caglio). Durante questo processo, i fermenti lattici trasformano il lattosio in acido lattico rendendo il prodotto più digeribile e dal sapore leggermente asprigno. Evitando la pastorizzazione, il patrimonio vitaminico del latte viene salvaguardato. I batteri buoni che si producono spontaneamente rendono il caprino un alimento utile al buon funzionamento del nostro intestino. In commercio esistono anche formaggi di capra prodotti con l’aggiunta di caglio e/o ottenuti con latte lavorato ad alte temperature. In questi formaggi la percentuale di vitamine e proteine è però più bassa rispetto a quella dei prodotti ottenuti dal latte crudo. Tra le varietà di latte, quello di capra è stato il primo a essere munto e consumato dall’uomo: nei tempi antichi presso numerose civiltà del bacino del Mediterraneo e in Oriente questo prezioso alimento ha rappresentato il nutrimento principale di neonati e bambini. Il latte di capra, in effetti, per composizione chimica è (insieme a quello d’asina) il più simile al latte materno, anche se nel tempo è stato “soppiantato” dal latte vaccino. Rispetto al latte vaccino, il latte di capra contiene più ferro (il doppio rispetto al latte di vacca) e calcio, minerale che aiuta a raggiungere prima la sazietà.  Inoltre il latte di capra è molto più digeribile rispetto al latte vaccino perché le sue proteine e i grassi hanno una struttura molecolare meglio assimilabile. Infine, il caprino fresco è un formaggio magro: un etto contiene circa 250 kcal, quindi è indicato nelle diete poco caloriche.Il latte di capra va consumato crudo e mai troppo caldo o bollito altrimenti il sapore diventa troppo intenso.”
 
BON BON DI CAPRA AL BASILICO
 
 
– pomodori ciliegia o vesuvio
– crema spalmabile di capra (o caprino)
– basilico fresco
– sale, olio evo, pepe nero
– 1 limone
 
Lavare i pomodorini poi tagliateli a metà e togliete i semini interni. Adagiateli in fila e conditeli poi con un pizzico di sale, pepe nero e olio evo.
Con l’aiuto di un mixer mescolare il formaggio spalmabile con una manciata di foglie di basilico fresco. un filo d’olio evo e poco succo di limone.
Formare una crema compatta e inserirla all’interno dei pomodorini e servire come aperitivo o antipasto fresco.
 
 
 
 
 
 
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